Lorenzo Calderoli

Psiche vs Cupido



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Buio

È buio nella notte in questa città straniera, Lorenzo non ha paura. Fa freddo e l’umidità gli penetra nelle ossa vecchie. Cammina con il suo loden aperto sotto la pioggia alla ricerca della serenità perduta. Lorenzo è sbagliato, padrone del suo destino come della sua vita infinita ed immortale. Aspetta in un posto perfetto la tranquillità mai trovata sotto i cieli stellati, guardati di traverso da migliaia di luoghi eterni sempre ad occhi chiusi. Stelle che conosce a memoria, che comunque riesce a vedere al di là delle nuvole.

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Dimezzato

Lorenzo Calderoli ha finito di leggere un altro libro. Non facile da capire cosa veramente voglia dire Italo. Ci deve pensare un po’ su. Magari fare qualche schemino per semplificare. Metà buono, metà cattivo, nessuno dei due va bene a tutti, tutti e due stanno sul cazzo a qualcuno.
...Metafora di vita? Da che parte è Lorenzo? Da che parte ti senti tu? Perché amano la stessa donna?
Il bene ed il male… sono un’unica essenza? O un limite?
Forse meglio essere solo bene o solo male. Bianco o Nero, 1 o 0, Si o No, Vero o Falso.
Ti ricordi cosa ho scritto qualche tempo fa?
Non ci sono confini tra bene e male, non so mentire alla mia anima. Stare vicino a lei mi fa bene; non potere andare a fondo non ha senso, mi fa male.
Dominare il male attraverso le fragilità del bene.
Forse semplicemente accettare di non poter essere tutto.

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Angoscia

Lorenzo Calderoli ha perso, è stanco. La tranquillità non è semplice affatto. Lorenzo è sereno ma mai sarà tranquillo. Le sue debolezze non lo hanno salvato. Quel peso c’è ancora, più grosso di prima. Solo che adesso sa che c’è. Se ne accorge e non sa più combatterlo. ...Non guarda più le stelle per sapere dove andare, perché non sa più dove vuole andare. La fragilità delle sue azioni non lo ha per nulla aiutato ad uscire da lì. Ha vissuto insieme a lei nelle sue fantasie, ha scritto fiumi di pagine che solo loro hanno letto. Parole senza senso, che non capisce neanche più. Ha scritto di chi non è piangendo lacrime non sue. Vuole arrendersi, non vuole più far male a nessuno, solo a se stesso. Ci è abituato e non gli fa male. Non sei tutto, perché il tutto non esiste. Lorenzo può essere tutto, ma non lo sa dare. Perché lorenzo vuole stare da solo, perché Lorenzo sa come stare da solo, perché basta a se stesso. Senza speranza. Perché non piange se se ne sto da solo.
Girotondo ad Hammersmith
Lorenzo vive nell’infinità del tempo e l’amore non è contemplato in questo viaggio eterno. Voleva raccontare il suo cambiamento, la sua vera vita ottimistica. Ma scrive solo per se stesso, come è giusto che sia. Desidera qualcos’altro, molto di più e non è disposto a farvi pagare questo prezzo altissimo. Ha visto tantissime cose, non gli bastano le cose reali gli serve la metafisica dell’anima per andare più a fondo. Fino in fondo.
Dal dolore si può ricominciare?
Lorenzo non ha trovato quel posto, ci abita già nel cuore di mille persone. È triste non averlo capito ed aver cercato con i suoi occhi quello che aveva già. Ma quel coraggio doveva uscire, non poteva rimanere intrappolato in eterno. Aveva una vita, senza voglia di scoprire veramente quello che gli stava attorno. Allora è scappato per cercare la forza lontano negli anni passati senza pensare al presente. Negando un futuro a tutti. Le cose sono cambiate e non torneranno più come prima, bene perché prima andava bene. Male perché ora va bene, però non si accontenta più come prima. Deve dimenticare quelle scelte che fanno male per incontrare se stesso. Oppure quelle scelte gli hanno fatto conoscere se stesso che scappa da tutto per rifugiarsi in se stesso? Lorenzo Calderoli vuole ridere a crepapelle. Non ha paura.

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Alba

Lorenzo Calderoli ama i colori. L’anima ha mille sfaccettature di colori, tutte le cromature possibili dei colori sono presenti nel più profondo e vanno solamente scoperte. Il bianco ed il nero sono estremi che non bisognerebbe nemmeno conoscere, costretti da scelte impossibili che nessuno vuole prendere.
I colori che questa mattina entrano dalla finestra nel silenzio di questa casa, i colori che infiammano la mente di Lorenzo. Quella mente che si riesce a stento a trattenere, che sforna idea, parole, racconti, storie come quando un fiume in piena porta a valle l’acqua dei ghiacciai sciolta dal sole. Le pagine vuote, bianche sono solo un ricordo della scuola quando non sapeva cosa scrivere. Le sue dita non riescono ad imprigionare sulla carta tutto quello che passa nella sua mente, le parole sfuggono via e forse saranno dimenticate perché non sono così importanti. Se lo sono ritorneranno, presto. I pensieri restano li dove sono e fanno male, perché non escono chiaramente. La mente di Lorenzo è bianco o nero, 1 o 0, true or false, amore o odio. L’anima di Lorenzo è colorata, come l’alba di questa mattina. Arancione, ghiacciata.
La storia immagina il passato con colori prestabiliti, preconcetti di chi quella vita non ha avuto la fortuna di viverla. Lorenzo è passato indenne nei secoli ed i colori non sono mai cambiati. Semplicemente usati in tinte più o meno opache o lucide secondo la visione dell’epoca. Si sono rincorsi sempre a portata di mano dell’occhio umano. Tutti i colori della anima aprono la mente, tranne uno. Quel colore divora.
Ed il cuore? Il cuore è rosso, fuoco, passione ed amore. Quel cuore che non si ferma mai, capace di passare interminabili ore senza sonno per soddisfare la carne ed il fisico. Quel cuore che pompa sangue, rosso!
Il rosso offusca la mente, la passione alimenta la fantasia, l’amore irrazionale fuori controllo fa uscire la mente dagli schemi prestabiliti della vita vissuta in un luogo ed un tempo che non puoi decidere. Quell’amore che non è unico, quella passione insaziabile, quella sete di vita che non riesci a colmare, l’eternità che tutti vorrebbero esclusivamente con Lorenzo. Monica, Federica ed Elisa.
Se Lorenzo è un amico immaginario, allora Elisa è la sua amante immaginaria. No Elisa è molto di più; Elisa è la dimostrazione che il destino esiste, che i momenti della vita, quelli importanti, non si scordano e ritornano. Elisa conosce il segreto di Lorenzo, ne è attratta e spaventata. Non ha fatto nemmeno tanta fatica, ci è cascata forse per caso. Affascinata dalla sua storia non sa se paventarsi, farsi riconoscere, uscire allo scoperto. Scoprire Lorenzo. Elisa è vera, Elisa esiste, Elisa ama.
Elisa ce l’ha. Le sue foto dimostrano il suo spirito introverso, che non riesce a ribellarsi. Lei si mostra anche se ne farebbe a meno. Le sue foto non sono banali, non catturano la sua preziosa anima, svelano la sua inquietudine interiore. Elisa conosce se stessa e non cerca la pace. Lorenzo non conosce se stesso e ricerca la pace.
Lorenzo vive questi momenti di angoscia fuori controllo in maniera più ponderata, si sente uguale agli altri, si guarda intorno e pensa loro sono come me, io sono come loro. Osserva, ma non può più fissare. Gli manca il controllo personale per giocare serenamente.
Lorenzo conosceva se stesso e viveva in pace. Viola, Verde, Blu. Elisa ha i capelli rossi. Lorenzo vuole giocare con Elisa.

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